Paura in alto mare: la storia non raccontata della nave da crociera travolta dalla tempesta!

Paura in alto mare: la storia non raccontata della nave da crociera travolta dalla tempesta!
Crociera

La crociera dei sogni si è trasformata in un vero e proprio incubo per i passeggeri della Spirit of Discovery. Una tempesta feroce ha colpito la nave al largo della costa francese, scatenando l’inferno a bordo. Richard Reynolds, un uomo di sessant’anni con un passato da militare e vigile del fuoco, ha trovato la tempesta marina paragonabile ai suoi giorni più bui di servizio. Insieme alla sua famiglia, tra cui genitori anziani, si sono trovati di fronte a onde altissime che hanno scosso la nave e il suo equipaggio fino alle fondamenta.

La violenza della tempesta non ha risparmiato nulla. Mobili, oggetti personali, piatti e bicchieri sono stati strappati dai loro posti e lanciati in aria come proiettili. Purtroppo, l’anziana madre di Reynolds è stata una delle oltre cento vittime che hanno subito ferite durante l’emergenza a bordo. Richard ha raccontato al Daily Mail una scena di terrore e disordine, con onde così potenti da raggiungere le finestre del quinto piano e passeggeri che urlavano, temendo per la loro vita.

Jan Bendall, 75 anni, che era in viaggio con suo marito, ha condiviso la sua esperienza di quindici ore di paura, in balia delle onde incessanti. Nonostante fosse in buona salute, ha espresso profonda preoccupazione per gli altri passeggeri più anziani e vulnerabili, molti dei quali erano visibilmente in stato di panico. Il suo racconto rispecchia il senso di impotenza vissuto da tutti mentre erano intrappolati in un disastro imprevisto e per il quale pochi erano preparati.

La situazione è diventata ancora più grave quando si è scoperto che Reynolds aveva monitorato la tempesta sul suo dispositivo mobile ben due giorni prima che colpisse la nave. Tuttavia, sembra che l’equipaggio abbia sottovalutato la minaccia, decidendo di proseguire con il programma previsto. Secondo Richard, si è trattato di un grave errore che avrebbe potuto costare molto di più.

La delusione per la gestione della crisi si può sentire nelle parole di Reynolds, che si è sentito abbandonato dal capitano e dalla compagnia di crociera, Saga Cruises. La consueta cortesia di una salutazione finale è stata sostituita da una fredda lettera di scuse, un gesto che molti hanno considerato inadeguato data la gravità dell’incidente.

Il viaggio, per cui la famiglia Reynolds ha speso circa 19mila sterline, si è concluso con loro chiusi nelle cabine per due giorni, attaccati ai letti, completamente vestiti e con i giubbotti di salvataggio addosso. Questa misura precauzionale ha sottolineato la serietà della situazione. Il trauma vissuto da Richard e dagli altri passeggeri ha lasciato cicatrici profonde, tanto che ora si sta valutando la possibilità di intentare un’azione legale contro la compagnia di crociera.