Aiwanger sotto accusa: verità o caccia alle streghe? Ecco cos’ha deciso il premier Markus Söder

Scoppia lo scandalo in Baviera: il primo ministro Markus Söder decide di non licenziare il suo vice e responsabile dell’Economia del Land meridionale, Hubert Aiwanger, coinvolto in un grave caso di antisemitismo. La decisione di Söder è stata annunciata in una conferenza stampa eclatante a Monaco, sconvolgendo il paese e suscitando indignazione.
Aiwanger è stato coinvolto in uno scandalo per aver distribuito un volantino antisemita, che ha scosso la Germania per una settimana intera. Il documento, trovato nel suo zaino durante il periodo delle scuole superiori, proponeva un concorso per determinare il più grande traditore della Germania, offrendo come “primo premio” un viaggio gratuito attraverso i camini di Auschwitz o una permanenza permanente in una fossa comune. Questo volantino ha suscitato un’ondata di indignazione senza precedenti nel paese.
Il vice primo ministro si è scusato per il suo comportamento, anche se in ritardo, ma Söder ha deciso di non prendere misure drastiche contro di lui. Durante la conferenza stampa, il primo ministro bavarese ha sostenuto che licenziare Aiwanger sarebbe una risposta sproporzionata alla situazione attuale. Questa decisione sembra essere stata influenzata dalla speranza di rinnovare la coalizione con gli Elettori Liberi (FW), guidata proprio da Aiwanger, in vista delle elezioni regionali dell’8 ottobre.
Tuttavia, le spiegazioni fornite da Aiwanger sul suo coinvolgimento nello scandalo hanno sollevato ulteriori domande. Il vice primo ministro nega di essere l’autore del volantino e inizialmente suo fratello maggiore ha sostenuto di averlo scritto lui. Ma le dichiarazioni di Aiwanger presentano incongruenze, e durante lo scandalo sono emersi dettagli sconvolgenti sulle sue presunte tendenze filonaziste durante la scuola, confermate anche da ex compagni di classe e insegnanti.
Nonostante ciò, Aiwanger si difende, affermando di essere vittima di una “caccia alle streghe” e respingendo categoricamente le dimissioni. Gli Elettori Liberi, un gruppo liberale-conservatore che ha ottenuto l’11,6% dei voti nelle ultime elezioni bavaresi, sostiene ancora Aiwanger, mettendo Söder in una posizione complicata. Se il primo ministro vuole mantenere la speranza di rinnovare la coalizione, sembra che non abbia altra scelta che non licenziare Aiwanger.
I sondaggi indicano che la CSU avrà bisogno di un partner per formare un governo e, al di là degli Elettori Liberi, i Verdi sembrano essere l’unica opzione disponibile. Tuttavia, Söder ha sempre rifiutato un’alleanza con loro. La decisione di non licenziare Aiwanger potrebbe quindi compromettere le possibilità di governo della CSU e innescare una crisi politica senza precedenti in Baviera. Il paese è in attesa di sviluppi e l’esito delle elezioni regionali dell’8 ottobre sarà cruciale per il futuro della regione e del paese.