Guatemala al bivio: il futuro di Arévalo De León in bilico… elezioni bloccate!

La sospensione temporanea del Movimento Semilla, il partito del presidente eletto Bernardo Arévalo de León, da parte delle autorità elettorali, rappresenta una questione di grande rilevanza nel contesto politico del Guatemala. Tale decisione ha generato un’ulteriore ombra sul processo elettorale del paese, aumentando l’incertezza a pochi mesi dall’insediamento del nuovo leader.
Secondo quanto dichiarato da un avvocato del Movimento Semilla, la decisione di sospendere il partito sarebbe basata su un’ordinanza giudiziaria illegale. Diversi esperti sostengono che il partito di Arévalo de León sia invece protetto da una risoluzione della Corte Suprema, la quale ha stabilito di non sospendere l’organizzazione politica almeno fino alla fine del processo elettorale, previsto per il 31 ottobre.
La decisione di sospendere il Movimento Semilla ha colto di sorpresa il Guatemala lunedì scorso, quando il Registro de Ciudadanos del Tribunal Supremo Electoral (TSE) ha deciso di prendere questa misura seguendo un’ordinanza emessa dal giudice Fredy Orellana il 12 luglio precedente.
Questa disputa ha avuto origine quando la Procura ha intrapreso una campagna per disabilitare il partito di Arévalo de León, dopo che quest’ultimo ha sorprendentemente avanzato al ballottaggio durante il primo turno delle elezioni presidenziali del 25 giugno. La Procura accusa infatti il Movimento Semilla di aver aggiunto firme false durante la sua formazione nel 2018. Nonostante la sospensione di Semilla, i giudici del TSE hanno ufficializzato i risultati elettorali, confermando Arévalo de León come presidente eletto del Guatemala per il periodo 2024-2028.
Il 20 agosto, l’accademico progressista di 64 anni ha vinto il ballottaggio contro l’ex first lady Sandra Torres Casanova, ottenendo 2,5 milioni di voti a suo favore e un vantaggio del 21%. Tuttavia, secondo alcuni giuristi, la sospensione del Movimento Semilla dovrebbe essere annullata poiché il processo elettorale è ancora in corso e la decisione è stata presa prima che Arévalo de León e la sua collega Karin Herrera ricevessero l’incarico.
Le elezioni del Guatemala di quest’anno sono state definite da alcuni analisti come le più “polemiche” nella storia del paese centroamericano, a causa dell’intervento della Procura e delle corti che hanno disabilitato vari candidati e preso provvedimenti contro alcuni partiti. Si prevede che nei prossimi giorni i giudici del TSE si riuniranno per decidere se la sospensione del partito di Arévalo de León diventerà definitiva o sarà annullata.
In mezzo a questa situazione di incertezza, Arévalo de León dovrebbe assumere la presidenza a gennaio, diventando così il primo presidente progressista del Guatemala dopo 70 anni.