La Romania in allerta: cosa nasconde il drone russo caduto sul suo territorio?

La Romania, dopo giorni di smentite e speculazioni, ha confermato ufficialmente la caduta di frammenti di un drone russo sul suo territorio. Questi frammenti provengono da un drone che è stato lanciato contro un porto ucraino sul Danubio, il fiume che segna il confine tra i due Paesi.
Inizialmente, il ministero della Difesa romeno ha negato qualsiasi segnalazione riguardante il ritrovamento di pezzi del drone sulla sua sponda del Danubio. Tuttavia, dopo ulteriori ricerche nella zona, ha dovuto cambiare la sua posizione. La verifica dei dettagli è emersa dopo un’indagine condotta per valutare se gli attacchi russi contro obiettivi ucraini rappresentino una minaccia per la Romania.
Nonostante la conferma del ritrovamento dei frammenti del drone, il ministero della Difesa romeno ha escluso che ci sia una “minaccia” diretta per il paese. Tuttavia, ha annunciato l’avvio di contatti con le autorità locali per affrontare le crescenti preoccupazioni riguardo a un possibile coinvolgimento nel conflitto ucraino.
I pezzi del drone sono stati ritrovati nei pressi del villaggio di Plaur e sono attualmente sottoposti a un’analisi dettagliata da parte dei militari. Questo villaggio si trova di fronte al porto ucraino di Izmail, che è stato oggetto di numerosi attacchi da parte della Russia nei giorni precedenti. Inizialmente, è stato il ministero degli Esteri ucraino a sostenere che frammenti del drone fossero caduti in territorio romeno, una dichiarazione che il ministero della Difesa romeno aveva prontamente smentito.
Essendo membro della NATO, la Romania ha la facoltà di invocare l’articolo 5 e chiedere il sostegno degli alleati nel caso in cui percepisca una minaccia alla sua sovranità o integrità territoriale. Anche il Presidente romeno aveva inizialmente respinto le affermazioni provenienti da Kiev, prima del cambio di rotta del ministero della Difesa.
Nel frattempo, gli attacchi russi al porto ucraino di Izmail hanno causato gravi conseguenze. Una persona è stata uccisa e le infrastrutture portuali hanno subito danni significativi. I droni utilizzati negli attacchi sono di fabbricazione iraniana e sono stati lanciati dalle forze armate russe. Il governatore dell’oblast di Odessa ha riferito che gli attacchi si sono protratti per quasi tre ore e che la vittima lavorava nel settore agricolo.